WASHINGTON – Sono ore di fibrillazione per lo staff del quasi ex presidente Joe Biden e per tutti i democratici. Dopo che le voci su un imminente ritiro spontaneo di Biden sono state smentite dal portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierr, che ha dichiarato: “Il presidente non ha mai detto niente del genere, non è abbastanza lucido per prendere una decisione simile”, il suo entourage sta pensando a come rilanciare la sua immagine.
A quanto trapelato finora, mentre la CIA portava Biden ai laghetti per dare da mangiare alle paperelle, una task force di esperti in crisis management ha partorito l’idea definitiva: farlo comportare esattamente come il suo avversario, ossia farlo scopare a pagamento con una pornostar dipinto di arancione. Il gruppo si sarebbe messo dunque alla ricerca della figura adatta nel mondo del porno, restringendo la scelta a una rosa di tre pornodive di cui si sa solo che sono: una caucasica, una afroamericana e una asiatica, per questioni di inclusività. Inoltre, una delle tre è lesbica o ha interpretato scene saffiche, una è nata uomo e un’altra lo è tuttora, solo desidera essere considerata una donna.
La scelta, con regolare elezione, sarà ratificata durante la convention democratica che si svolgerà a Chicago dal 19 al 22 agosto. Ed è sempre durante il Congresso che Joe Biden sarà indotto tramite potenti dosi di Sildenafil somministrategli a sorpresa durante una seduta di dialisi a consumare il rapporto sessuale in diretta nel bel mezzo del suo primo intervento e sarà effettuato un istant poll che registrerà il gradimento da parte degli elettori americani.
Effetti collaterali: al termine dell’atto Biden potrebbe vagare in stato confusionale come fosse un giorno qualsiasi o, risvolto negativo, potrebbe schiattare. Ma c’è chi assicura che, a commento di quest’ultima evenienza, più di un delegato avrebbe detto: “Perché sarebbe un risvolto negativo?”
Stefano Pisani