JACKSON – Il suo idolo – neanche a dirlo – è Donald Trump, la sua fede in Cristo eguaglia quella verso i proiettili a punta cava, ed è convinto che l’aborto sia un crimine contro la sacralità della vita da punire con la pena di morte. Non stupisce dunque che l’attuale governatore dello stato del Mississippi Tate Reeves, eletto tra le file dei repubblicani nel 2020, sia stato il promotore di un provvedimento che di fatto liberalizza la vendita degli ordigni a reazione nucleare, declassandoli a semplici armi per uso sportivo e da caccia.
La legge, che entrerà in vigore a gennaio 2022, prevede che ogni cittadino dello stato possa acquistare bombe atomiche dal suo armaiolo, supermercato, o fruttivendolo di fiducia. Le bombe potranno essere usate non solo nei regolari poligoni sportivi, ma anche negli spazi aperti, durante le battute di caccia. “Abbiamo varato un provvedimento di civiltà che ci allinea ai paesi più evoluti, – rivendica con orgoglio Tate – in Texas l’uso sportivo delle armi di distruzione di massa esiste già dal 1957 e non ho mai sentito una lamentela, né da parte dei cadaveri polverizzati nelle esplosioni, né dai bambini morti per leucemia“.
Nonostante i toni trionfalistici, però, il governatore ha subito feroci critiche da parte di numerose associazioni pacifiste, che nei mesi scorsi hanno dato vita a manifestazioni di dura protesta, arrivando a minacciare di morte lo stesso Tate (nel Mississippi sono considerati pacifisti tutti gli individui con meno di 7 omicidi sulle spalle, NdR).
La pressione è stata tale che nella legge sono state inserite alcune restrizioni non presenti nella prima bozza. Nel dispositivo originale era previsto che per acquistare una bomba atomica fosse sufficiente presentare la propria carta d’identità, oppure la tessera della N.R.A., o un foglietto di carta con scritto a mano in stampatello: “Me good” (trad: “Io buono”, NdR). Nella sua versione finale, invece, l’acquisto, il possesso e l’utilizzo degli ordigni nucleari sarà limitato ai soli cittadini in grado di declinare l’alfabeto su un piede solo.
Anche a livello nazionale la polemica è stata aspra, e non si esclude un ricorso alla Corte Suprema per cancellare la legge, ma il governatore sembra intenzionato a tirare dritto: “Le vere armi di distruzione di massa – afferma Tate – sono i preservativi, con 4 milioni di morti a eiaculazione, e i leccalecca alla marijuana”.
Gianni Zoccheddu