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Va in un’agenzia immobiliare e gli fanno ricomprare la sua casa: ora è soddisfatto

Va in un'agenzia immobiliare e gli fanno ricomprare la sua casa: ora è soddisfatto - Lercio
(Foto: Lino Leum)

ROMA. Con la crisi immobiliare che sta devastando il settore, e la grande offerta di case, è sempre più facile incappare in un affare immobiliare, eppure migliaia di persone che non devono prendere un mutuo ancora non riescono a decidere quale casa scegliere, nonostante i prezzi stracciati. Così alcuni agenti immobiliari, per mettersi al passo con i tempi e convivere con richieste esorbitanti, si sono visti costretti a reinventare il proprio business, adottando il ‘buy-it-yourself‘, ovvero il riacquisto dello stesso bene da parte di chi lo ha immesso nel mercato, con una richiesta che non tiene minimamente conto delle condizioni socio-economico-qualitative attuali, pratica che consentirebbe di eliminare l’eccesso di immobili fuori-prezzo che ingolfano il mercato e di defibrillare le compravendite, senza bisogno dell’intervento di istituti creditizi per declinare pratiche di mutuo.

Abbiamo intervistato il pioniere di questo tipo di approccio, il sig. Luigi Bisunti, un geometra con l’hobby della mediazione, mentre aspetta il suo cliente (solo l’acquirente, il venditore ha dato il suo assenso con una procura, essendo impegnato in un rogito proprio in quel giorno) appostato sotto lo studio del notaio per essere pagato.
“L’idea è nata un po’ per caso, – spiega Bisunti – ero alla ricerca di un immobile per i qui presenti coniugi Nino e Nada Braia, che volevano regalarsi una nuova abitazione per la festa del loro 50 esimo anniversario di matrimonio. Per farlo avevano ben pensato di rivendere il loro appartamento degli anni ’70, per acquistarne in zona uno di pari-metratura ma nuovo, e tenersi da parte un 40% per la vecchiaia. Una delle richieste più frequenti e più difficili da concretizzare anche per chi come noi, stima le case al triplo del valore di mercato. Ma poi ho pensato: se uno è capace di rinnovare il contratto di matrimonio dopo 50 anni al fianco di quella candela sciolta della moglie, figuriamoci se non riesce a rinnovare il rogito del suo appartamento che non ha ancora 40 anni.
Fissai un primo appuntamento nella loro abitazione, e la prima visita fu un po’ freddina ‘Beh sa, prima vorrei farla vedere a mia moglie…‘, già al secondo appuntamento le domande erano più specifiche ‘Qui le spese di condominio? No perché, già pago 400 euro all’anno…‘ mentre la moglie ammirava la cucina. A 48 ore dall’ultima visita si è palesata la possibilità di concludere l’affare. Il Sig. Braia Nino mi chiama per sondare il terreno con un’offerta, per chiedermi di preparargli un preventivo spese, notaio, mediazione, ecc. Poi lo ricontatto per comunicargli l’offerta ricevuta. Ci pensa su per l’intero week-end e mi contatta nuovamente lunedì mattina. Ed eccoci qua. Non pensate però che sia facile, basta una parola sbagliata e salta tutto”. Anche il Sig. Nino è al settimo cielo: “Era quello che cercavo!” poi racconta: “Considero Luigi un amico ormai, erano 4 anni che giravo per agenzie meschine che deprezzavano il mio immobile, avrò visto circa 600 immobili, è stata come una liberazione – sorride – Mi ha colpito la sua grande umiltà, infatti non ha voluto in nessun modo che il suo nome comparisse nell’atto pur di non farmi pagare l’Iva”

 

Vittorio Lattanzi

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