OXFORD (POMEZIA) – A pochi giorni dall’annuncio della minor efficacia sulla variante sudafricana, arrivano ulteriori critiche al “vaccino” AstraZeneca. A quanto si legge sui social, il vaccino sarebbe accusato anche dai complottisti NoVax, ma non per i soliti deliranti motivi: “Nel vaccino AstraZeneca c’è un nanochip 5G che manco fa prendere il 3G, funziona una schifezza – spiega Chupacabra Terrapiattus – mi sono vaccinato appositamente per aumentare la velocità della mia connessione e invece non ho ottenuto niente, né dati, né chiamate né immunità!”.
Conosciuto con la sigla ChAdOx1 e frutto della fusione dei talenti della società anglo-svedese AstraZeneca e dell’Irbm Science Park di Pomezia, l’elaborazione del composto ha subìto vari incidenti di percorso: un primo stop legato a una mielite trasversa in uno dei volontari, un secondo dovuto a errori nella sperimentazione di Fase III, un’efficacia certificata del 60% fino a pochi giorni fa e che ora è salita all’82%. È per questo bel curriculum che l’Italia ha prenotato 40 milioni di dosi di questo vaccino, anche se, tuttavia, aprendo le prenotazioni online per la campagna di vaccinazione, il Ministero ha specificato che solo gli ultimi a prenotarsi avrebbero ricevuto il vaccino AstraZeneca.
Altri segnali avrebbero dovuto mettere in guardia circa la non impeccabilità del ChAdOx1, come la graduatoria dell’OMS sui rimedi contro il Covid ordinati per efficacia: in questo elenco, il vaccino AstraZeneca si posiziona molto in basso, subito dopo l’urina di cavallo, le bacche di Goji e il suicidio. Per non parlare di alcune voci di insider secondo cui il vaccino si stava comportando così male durante la sperimentazione che l’azienda stava pensando di mettere in commercio il placebo.
Il vaccino AstraZeneca era stato pensato inzialmente per gli ultraottantenni, poi la soglia è stata abbassata agli under 65, poi si è parlato di under 55, salvo poi fare un progresso, quando si è dimostrato che il vaccino immunizza contro il coronavirus al 100 per cento gli over 65 che hanno già fatto le due dosi del vaccino Pfizer.
Nonostante i tanti sforzi di renderlo presentabile, il preparato anglo-inglese continua a lasciare a desiderare, come si intuisce dalla recensione lasciata da un under 55 che ha ricevuto il vaccino di AstraZeneca sul sito TripadVIRUS:
Vaccino AstraZeneca: “Forse troppo esotico”
Creazione anglo-italiana, ennesima dimostrazione che la filosofia fusion non funziona. Non ho gradito molto, anche se per me, che sono di Velletri, è un prodotto quasi a chilometro zero. Ho trovato discutibili effetti collaterali, come la polmonite bilaterale – che mi assicurano non essere collegata al vaccino – la voglia di inchinarmi alle vecchie di 94 anni e un’insolita tendenza a squartare le troie. Non credo che tornerò nella prossima pandemia.
Stefano Pisani