Tutto pronto a Cagliari per l’arrivo degli alti esponenti del Gran Consiglio dei Rettiliani (arcinota organizzazione galattica che rappresenta i milioni di rettiliani in visita sulla terra per dominio, affari o vacanze NdR) . Gli alieni a sangue freddo, per non destare sospetti, hanno preparato un finto incontro pubblico su disinformazione e bufale. Ovviamente ogni rappresentante avrà la sua tuta bioplasmatica per non essere riconosciuto, il suo chip sottocutaneo per la comunicazione telepatica e il suo disco volante pieghevole per le emergenze.
Tre saranno i temi caldi in discussione: il lancio di nuovi vaccini per il controllo della mente, in particolare per costringere agli acquisti di surgelati provenienti dalla nube di Oort durante la Notte Bianca, l’approvazione del nuovo protocollo di irrorazione di scie chimiche con i droni e la presentazione della nuovissima versione della Coca Cola: la Pepsi.
Nonostante le precauzioni però, i rettiliani non hanno considerato che il loro sbarco sarebbe stato preannunciato da strani comportamenti della fauna locale: gabbiani che cessano le loro tipiche evoluzioni sopra i camion della nettezza urbana, oche a Monte Claro che tracciano misteriosi ghirigori sull’erba, e fenicotteri al Poetto che non mettono la testa fuori dall’acqua da venerdì scorso. Si segnala anche che diversi automobilisti avrebbero iniziato a imboccare le rotonde contromano, quindi pare non abbiano accusato alcuno scompenso.
Grazie a questi inconfondibili segnali, Lercio è venuto a conoscenza dell’incontro, e sarà presente con diversi inviati, pronti a porre domande talmente scottanti che persino Adam Kadmon, pur di non farle, preferirebbe un incontro ravvicinato con lo gnomo armato di ascia.
I nostri redattori hanno anche carpito le reazioni segretissime del gruppo Bilderberg, che si duole di non essere stato invitato alla riunione dopo il più che riuscito incontro nella base sottomarina delle Marianne, e ne approfitta per lanciare una stoccata al capo delegazione Rettiliano del quadrante Aldebaran, Ranxerox: «Ci deve ancora 10 euro e 50 dall’ultima pizzata su Saturno».
La Redazione