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Via libera all’eutanasia: pazienti di ogni regione potranno farsi ricoverare in Calabria

Via libera all’eutanasia: pazienti di ogni regione potranno farsi ricoverare in Calabria - Lercio

Loculi (RC). Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri una legge sulla legalizzazione dell’eutanasia in Italia, un grande passo verso il riconoscimento de diritti civili, sicuramente inaspettato in questo periodo storico. Assieme alla legge è stato firmato anche il protocollo d’intesa tra il Ministero della Sanità e l’Assessorato alla salute calabrese, il cui dirigente, il Dottor Primo Colluso, ha enfaticamente dichiarato: “Finalmente vengono riconosciute e valorizzate le nostre mancanze e la nostra disorganizzazione. Addio Malasanità, addio cause decennali, d’ora in poi solo obitori all’avanguardia. Da oggi, tutti gli italiani potranno scegliere di morire serenamente nelle nostre strutture, anche quando affetti da malattie facilmente curabili”.

Soddisfazione anche da parte del presidente dell’INPS in conferenza stampa che ringrazia Governo e Regione per la rapidità con la quale hanno raggiunto un accordo,  permettendo un notevole risparmio di denaro, sia per il notevole snellimento dei procedimenti legali, sia per le semplificazioni in sede amministrativa. Le risorse liberate verranno immediatamente reinvestiti per finanziare la costruzione di nuovi presidi ospedalieri ad alta inefficienza, con tecnologie all’avanguardia, sempre nella regione Calabria. Nelle nuove strutture sarà anche possibile murare eventuali pentiti con i loro familiari, migliorando ulteriormente l’efficienza del tessuto produttivo locale”.

Tra le misure subito in cantiere c’è la riconversione delle figure professionali: tutti gli operatori ospedalieri otterranno in automatico la qualifica di coroner, o primario di obitorio nel caso dei portinai. L’eliminazione del pronto soccorso poi, salverà molte più vite, indirizzando le persone che necessitano di cure urgenti direttamente verso altre regioni, facendo risparmiare tempo prezioso per la vita del paziente. Un giornalista, in chiusura conferenza è riuscito è riuscito a strappare un’ultima promessa al ministero: “Per ora riusciamo a garantire una mortalità in più dell’70% dei malati terminali, ma il nostro impegno è portare la mortalità al 95 % entro 3 anni”.

Marco Paolini e Vittorio Lattanzi

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